Da qualche tempo moltissimi utenti hanno difficoltà nell'utilizzare la Postepay per effettuare acquisti online. Infatti anche le carte PostePay si sono adeguate alla Direttiva Europea (UE) 2015/2366 sui servizi di pagamento (PSD2) che prevede una autenticazione a 2 fattori, ossia, l'immissione di un doppio codice.
Poste Italiane ha inviato un avviso agli inizi di settembre 2020 ma la cosa è sfuggita a tanti clienti che quindi si ritrovano a far fronte a problemi con i pagamenti.
Come abilitare la propria Postepay passo-passo
Per continuare ad utilizzare la propria carta Postepay per gli acquisti online è necessario:
registrarsi sul sito poste.it;
In questo modo si otterrà la password di accesso al sito di poste. Per ogni acquisto online sarà richiesto di inserire oltre al codice che arriva via sms anche la password di accesso al sito poste.
associare un numero di telefono alla carta Postepay;
Per associa un numero di cellulare alla Postepay, ci sono 2 modi:
Da Postamat: inserire la carta, sceglere “Sicurezza internet” e poi “Servizi e opzioni” e inserire il PIN della carta. Poi associare il numero di telefono.
Da Ufficio Postale. Recarsi all’ufficio postale, muniti di documento di identità, codice fiscale e carta Postepay. Provvederà l'operatore ad associare il numero di telefono con la carta Postepay.
installare l’App Postepay sul proprio smartphone o aggiornarla all’ultima versione disponibile:
Scaricare gratuitamente l’App Postepay.
Accedere o registrati seguendo le istruzioni presenti in App.
Inserire la data di scadenza e il codice CVV2/CVC2 della carta prepagata Postepay.
Inserire il Codice SMS OTP (One time password) che arriverà sul numero di telefono associato alla carta.
Se necessario andrà creato il Codice PosteID necessario per autorizzare le operazioni online.
L’App Postepay riceverà una notifica quando sarà chiesto di autorizzare un’operazione online o accedere all'area personale su poste.it.
Le informazioni dettagliate sono sul sito di Poste Italiane
La famosa regola delle tre C: “comme ca…volo coce””) è una espressione dialettale che viene seguita alla lettera in ogni bar napoletano che si rispetti. E’ il primo comandamento. Traduciamo per comodità in “Accipicchia, quanto scotta!”.
Perché un buon caffè deve essere bollente?
Uno, perché bevuto bollente il caffè sprigiona tutto il suo aroma, profumo e sapore, si diffonde nell’aria del mattino, ci sveglia e ci da il buongiorno.
Due, perché il caffè si sorseggia, non si tracanna. Quindi deve rimanere caldo per il tempo che ci concediamo per berlo.
Una volta era la moka a farla da padrona, tanto da creare una associazione indissolubile tra il profumo del caffè e l’ora del risveglio. Questo presentava anche degli inconvenienti. Mio padre ad esempio si alzava alle 5 e mezza e metteva su la moka. E io credevo fosse mattina.
Oggi ci sono le macchine a cialde o capsule, più comode, carine, pratiche.
Ma la regola delle tre C resta ancora valida!
Allora vediamo come applicarla, dato che, soprattutto d’inverno, capita che il nostro amato caffè sia tiepido, soprattutto per chi al bicchierino di plastica preferisce quello di vetro o la tazzina di porcellana.
Per gli amanti del caffè, c’è un piccolo segreto da utilizzare anche a casa, per gustare il caffè in vetro o porcellana ed ottenere un effetto bar: preriscaldare la tazza.
Metodo 1: accendere la macchina da caffè a cialde o capsule e una volta raggiunta la temperatura di erogazione, erogare un’intera tazzina/bicchierino di acqua senza inserire la capsula o la cialda. Attendere 10-15 secondi, svuotare la tazzina e procedere con la normale erogazione del caffè.
Metodo 2: riempire la tazzina di acqua fredda e metterla nel microonde per 10-15 secondi, svuotare la tazzina e procedere con la normale erogazione del caffè.
Dipende tutto dalla tazzina!
Attenzione: solo con tazzina in materiale ceramico o bicchierino in vetro.
Buon caffè a tutti.
Capita spesso parlando con gli amici della nostra nuova fiammante macchinetta per il caffè espresso, che ci dicano...
ma a casa bevete tanti caffè! Diventa una spesa! Non conviene.
Soprattutto in periodi di austerità con quelli che viviamo, conviene subito farsi due conti, analizzando gli aspetti principali, i costi e le altre implicazioni per renderci conto effettivamente della convenienza di una scelta piuttosto che dell’altra.
Aspetti da analizzare:
Qualità del caffè
Salute
Funzionalità
Costi
LA QUALITA' DEL CAFFE'
La qualità di un caffè dipende da tanti fattori, ma spiccano ovviamente la bontà della miscela e la modalità di preparazione. Non si può pretendere un caffè squisito, né con la moka né con le cialde o le capsule se si acquista un prodotto di bassa qualità. La moka è per un italiano e per un napoletano come me in particolare, tradizione e cultura. Il caffè della moka, quello fatto per bene, è gradevolissimo, ma per chi volesse avvicinarsi ad un caffè più simile a un espresso da bar, con la cremosità e l'intensità che lo caratterizzano, è indispensabile far ricadere la scelta sulle macchine da caffè in cialde e/o capsule. In questo caso gusto, aroma e intensità avranno tutt'altro significato. Quindi in entrambi i casi è necessaria una miscela di qualità. Poi la scelta della preparazione dipende dal risultato che si vuole ottenere, dal tempo a disposizione e dal gusto personale.
FUNZIONALITA' E IGIENE
Anche l’occhio vuole la sua parte!
Sicuramente la mia Lavazza EP Mini, come tante macchine per il caffè espresso, è molto più elegante di una moka. Poi c’è da dire che il primo comandamento non scritto della moka è che non va lavata, va sciacquata. Altrimenti poi il caffè non viene bene. Certo ma poi quando hai ospiti la moka un pochetto macchiata non sai mai che effetto fa.
Poi la preparazione. La moka si addice a ritmi più lenti, capita spesso di dover pulire i fornelli perché un po' di caffè fuoriesce quasi sempre dalla caffettiera, oppure può capitare, durante la preparazione, di dover raccogliere il caffè in polvere che ci cade. E la polvere di caffè in tazzina quando il filtro è usurato? E’ innegabile che una macchinetta a cialde o a capsule oltre a dare un’idea di igiene maggiore, è anche più pratica.
LA SALUTE INNANZITUTTO
E qui basta documentarsi per sfatare un mito: udite udite, al contrario di quanto la maggior parte di noi penseranno infatti, il caffè in capsula fa meno male di quello preparato con la moka. Da accurati studi e ricerche, è emerso che il quantitativo di caffeina contenuto in una tazza di caffè, dipende dal tempo in cui l'acqua che filtra rimane a contatto con la polvere di caffè. Più è lungo il tempo, maggiore sarà la quantità di caffeina rilasciata. Quindi siccome il processo di filtraggio della moka molto più lento, è ovvio che il quantitativo di caffeina rilasciato è maggiore rispetto a quello rilasciato da una macchina a cialde o a capsule, che per preparare un caffè impiega un tempo di contatto acqua-polvere minimo. Ovviamente viene rilasciato ugualmente un certo quantitativo di caffeina, ma in misura inferiore rispetto alla moka.
I COSTI?
Per una moka da 4 tazzine occorrono circa 30 grammi di caffè, quindi con un pacchetto di caffè in commercio del peso standard di 250 grammi, facendo un rapido calcolo si ottengono 33 tazzine di caffè. Calcolando un costo medio di 3.50€ a confezione, a meno di non acquistare un caffè di qualità bassa, otteniamo un costo di quasi 11 centesimi a caffè.
Le capsule e le cialde originali costano parecchio, in media stiamo sui 40 centesimi di euro o poco più per le capsule e qualcosa in meno per le cialde. Diciamo che è possibile risparmiare dimezzando questa spesa e mantenendo comunque ottimi i livelli di qualità del caffè, acquistando cialde e capsule compatibili, il cui costo varia dai 10 ai 17 centesimi di euro sia per le cialde che per le capsule.
La differenza di prezzo come vedete è minima, fermi restando tutti i vantaggi e il fatto che il vostro caffè assomiglierà molto di più ad un espresso da bar.
RIEPILOGO
VANTAGGI
costo leggermente minore a tazzina
SVANTAGGI
caffè poco corposo e gusto meno intenso
maggiore tempo di preparazione
minore pulizia, poca praticità e funzionalità
aspetto estetico discutibile, macchinettà che si usura e da l'impressione di sporco
VANTAGGI
più simile all'espresso del bar
velocità di preparazione, praticità e funzionalità
non sporchi
design
SVANTAGGI
costo lievemente maggiore a tazzina (12-17 centesimi contro i 11-14 centesimi della moka)
Berreste mai acqua da un bicchiere incrostato di calcare? Mangereste mai con una forchetta arrugginita? Assolutamente no. Eppure c’è qualcosa che bevete tutti i giorni condita con ruggine, calcare ed altri residui.. Il vostro caffè preferito.
Laviamo piatti, stoviglie, pentole. Tutto ciò che entra in contatto con il nostro cibo o con le nostre bevande. Continuiamo però a pensare che omini microscopici e invisibili puliscano per noi la macchina del caffè, bevanda che per la sua natura oleosa, tende ad accumulare residui che ostruiscono le parti interne della macchina, che alla lunga si ossidano facilmente provocando odori e aromi sgradevoli. Beh vi svelo un segreto…gli omini microscopici non ci sono.. e se proprio li vedete sono batteri.
E così ci svegliamo una mattina, inseriamo la cialda o la capsula e notiamo che l’erogazione del caffè inizia ad essere difficoltosa, lenta. Per non parlare del sapore: possibile che la nostra miscela preferita si sia trasformata in questa bevanda bruciata e maleodorante?
E di qui il panico: chiamata al servizio assistenza quando possibile, oppure ricerca su google per una macchina alternativa, una miscela alternativa. Ovviamente l’ultima cosa che ci chiediamo è se e quando abbiamo pulito la macchinetta, perché il più delle volte il libretto di istruzioni è un blocco di fogli da conservare in posti inaccessibili all’uomo o peggio ancora, inutile carta da buttare via.
Pensiamo spesso che la sezione “manutenzione e pulizia” del manuale d’uso, contenga operazioni discrezionali, scritte per i maniaci della pulizia e dell’ordine. Sbagliato! Tale sezione descrive tutte le operazioni da compiere per mantenere inalterato il gusto del nostro caffè e tutelare la nostra salute.
Dopo averci scherzato un po’, vediamo cosa va fatto, circa una volta al mese, per continuare a gustare il nostro caffè senza ricordare i bei tempi andati.
Pulizia automatica con soluzione decalcificante: per tutte le macchine
Soluzione decalcificante
un qualsiasi contenitore
Innanzitutto, è necessario fornirsi di un contenitore per liquidi di dimensioni tali da poterlo mettere agevolmente sotto il braccetto o sotto l’erogatore. Questo recipiente in pratica, dovrà essere impiegato al posto della tazzina da caffè o del bicchierino, in modo da contenere il liquido che verrà usato per la pulizia della macchina. Dovrà contenere almeno 1/2 litro di liquido.
Togliete il braccetto portafiltro se presente, svuotate la vaschetta dell'acqua e riempitela con la soluzione decalcificante, quindi accendete la macchinetta.
Attendete con calma il completamento della fase di riscaldamento. Alcune macchine hanno un’apposita modalità decalcificazione. Nel caso la vostra ne fosse sprovvista azionate il pulsante per preparare il caffè e lasciatelo azionato o azionatelo più volte, fin quando il liquido decalcificante non sia finito.
Svuotare e sciacquare la vaschetta e riempirla di acqua corrente e ripetere l’operazione per eliminare i residui di soluzione decalcificante. Al termine della fase noterete che la pompa è tornata al suo normale rumore e che il caffè fuoriesce in modo ottimale, perfettamente come prima.
Pulizia Manuale del Gruppo erogatore: Macchina a Cialde
Occorrente:
spazzolino a setole dure
1/2 pastiglia di Axor Coffee Maker Cleaner
contenitore
ATTENZIONE: SPEGNETE LA MACCHINA E TOGLIETE LA SPINA.
1) Rimuovete il vassoio porta cialda dal gruppo di estrazione sollevandolo con l’aiuto di un cucchiaino e facendo attenzione a non scottarvi.Smontate il filtro mobile separandolo dal vassoio e dal gommino esterno.
2) A questo punto fate sciogliere in un bicchiere di acqua molto calda un quarto di pastiglia Axor e immergetevi per 20 minuti solo le 2 parti di metallo. Il gommino andrà semplicemente sciacquato sotto acqua calda.
3) Riaccendete la macchina e sciogliete l’altro quarto di pastiglia Axor all’interno del gruppo azionando la macchina. Quando la pastiglia sarà sciolta, interrompete l’erogazione dell’acqua, sollevate la leva e con l’aiuto dello spazzolino distribuite la polvere della pastiglia all’interno del gruppo (sia sopra che sotto) strofinando accuratamente. Per pulire anche l’ugello di erogazione del caffè, aiutatevi con uno stuzzicadenti avvolto in un panno carta. Risciacquate il gruppo, abbassando la leva e azionando la macchina e asciugate il vassoio porta cialda con un panno pulito.
4) Passate quindi a spazzolare il filtro mobile che avevate lasciato in ammollo. Sempre con lo spazzolino iniziate a strofinare sotto l’acqua calda, avendo cura di eliminare le incrostazioni di caffè dal vassoio, fra i dentini laterali e dai fori del filtro. Sciacquate tutto sotto acqua corrente e rimontate le tre parti, accertandovi che il filtro sia riposizionato con la parte liscia rivolta verso l’alto.
5) A questo punto potete riposizionare il filtro nel gruppo e prepararvi un buon espresso.
Un piccolo accorgimento per quanto riguarda la vaschetta dell’acqua. Se possibile, non utilizzatela, utilizzate direttamente la bottiglia. Eviterete così il formarsi di calcare nella vaschetta e avrete un serbatorio nuovo di zecca ad ogni cambio di bottiglia.